Pasqua a Istanbul
Istanbul
Le zone di Fatih, Fener e Balat sono sicuramente le più ricche di storia, le più affascinanti e caratteristiche di tutta Istanbul. Proprio per questi motivi rientrano nella lista dei patrimoni dell’Unesco.
Parliamo di 3 quartieri davvero centrali per comprendere appieno la storia e la cultura di questa città, zone in cui i popoli e le religioni si sono nel tempo mescolati e sovrapposti, evidenziando e portando fino ai giorni nostri una straordinaria ricchezza di architetture, di monumenti religiosi, di colori e di prelibatezze gastronomiche. I 3 quartieri si trovano all’interno delle mura della città vecchia, ad ovest di Eminönü e si affacciano sul Corno d’Oro. Sono zone non propriamente agevoli da visitare se non accompagnati da gente che le conosce, non perché siano pericolose, ma perché non sono assolutamente battute dai turisti e non è affatto facile trovare i monumenti ed orientarsi fra il dedalo di case.
Fatih
Fatih è da considerarsi uno dei quartieri più “conservatori” di Istanbul, è la zona più osservante dal punta di vista religioso, con al centro il monumentale complesso della Moschea di Fatih. Passeggiare per le sue strade, nella zona di Malta Çarşı, la zona del mercato, è un’esperienza che non può lasciare indifferenti. E’ qui che bisogna venire per provare i sapori più autentici della cucina turca. Ristoranti o piccoli chioschi specializzati in kebap, pide, sarma, köfte, tutto squisito ed a prezzo molto basso. La zona di Zeyrek, con le sue case in legno di periodo ottomano antiche di 200 anni, è una delle più pittoresche di tutta Istanbul.
Fener
Quando finalmente si entra nello storico quartiere greco di Fener, le strade diventano più strette e labirintiche, le pendenze più ripide e il pericolo di perdersi aumenta. Su ciottoli secolari, circondati da colorate case ottomane (alcune magnificamente restaurate, altre spietatamente demolite), si respira la storia di Istanbul. Passando attraverso case dai colori e dalle forme eccentriche e superando i bambini che giocano a calcio per strada, si arriva davanti al liceo greco-ortodosso, un imponente e caratteristico edificio in mattoni rossi arroccato sulla collina di Fener. Una pittoresca scalinata conduce alla cima della collina di Fener, dove un tempo sorgevano le mura dell’antica Costantinopoli.
Balat
Balat è un quartiere ebraico storico e lo è stato per molto tempo, sia in epoca bizantina che ottomana. Dopo il terremoto del 1894, gli ebrei hanno iniziato a lasciare il quartiere, alcuni si sono trasferiti nel quartiere di Galata, mentre altri sono emigrati in Israele. Dopo il 1960, la minoranza ebraica benestante rimasta a Balat si trasferì nell’area di Şişri, trasformando Balat da zona estremamente ricca a zona di immigrazione dagli strati più bassi della società. Questo cambiamento nella struttura sociale ha lasciato Balat in uno stato di abbandono, situazione che è stata recentemente corretta da un ambizioso progetto di riqualificazione sostenuto dall’UNESCO.